Cosa si intende per “attività sociali”?
Molti utenti, nel richiedere informazioni, pongono la stessa domanda cosa si intende per attività sociale? In che modo posso organizzare delle attività di utilità sociale?
La risposta molte volte è nel vostro stesso statuto e cioè nelle finalità dell’associazione costituita.
Ma anche adempiere alle sole finalità non è sempre sufficente, in particolare se siamo un’associazione o un circolo che contano molti iscritti sul libro soci.
Questo accade spesso se siamo un circolo che organizza intrattenimenti musicali (concerti, serate con DJ SET etc..) oppure un circolo enogastronomico che magari il fine settimana propone degustazioni tipiche o anche per associazioni che organizzano viaggi per i propri soci.
Insomma, tutte quelle associazioni , che per vari motivi hanno bisogno di promuovere le loro iniziative ad un numero elevato di soci, devono organizzare attività di utilità sociale per evitare di essere definiti “attività commerciale” pena la perdita dei requisiti ed una denuncia per evasione fiscale a cui il presidente dovrà difendersi.
Le attività svolte devono essere quindi destinate sia ai propri soci che alla collettività, in modo da perseguire la finalità tipica di ogni associazione e cioè il mutualismo.
Attività di utilità sociale
Le attività di utilità sociale sono destinate a favore di associati o di terzi.
Facciamo qualche esempio di attività.
- Possiamo essere i promotori per esempio una raccolta di giocattoli, libri o vestiti da devolvere a bambini svantaggiati.
- Possiamo condurre una campagna mirata alla pulizia di strade, parchi o spiagge.
- Si può dare spazio a iniziative in tutela degli animali (cani, gatti etc…) e contro l’abbando e il randagismo.
- Una campagna contro la discriminazione e le violenze sulle donne.
- Campagna conto il fumo e le malattie derivate.
- Una Campagna contro le droghe e l’alcool.
L’importante è fare in modo che la nostra associazione promuova, in base ai propri mezzi e capacità, eventi utili per il sociale e la collettività oltre che per i soli associati.
Si può anche aderire a campagne promosse da Enti con finalità assistenziali a cui siamo o vogliamo affiliarci.
Certamente. In questo caso è l’ente che dovrà provvedere a fornirvi materiali e progetti utili al conseguimento dell’attività.
Un’altro aspetto positivo è la ramificazione della campagna che potrà raggiungere anche livelli nazionali pur operando sempre nel comune di appartenenza.
Quando ci si affilia ad un Ente bisogna sempre chiedere a che tipo di promozione di utilità sociale si può aderire.
Come posso dimostrare le attività svolte?
Brutto da dire ma è così, a volte il nostro reale impegno a vantaggio della comunità viene messo in discussione.
Se non abbiamo il modo provare le attività svolte in caso di controllo o di accertamento fiscale rischiamo ugualmente di perdere lo status di associazione no-profit.
Tutto ciò infatti deve essere dimostrato attraverso:
- La trasmissione delle attività sociali al comune dove si trova la sede legale dell’associazione.
- L’invito degli organi di stampa locale a partecipare all’evento.
- Attraverso bonifici (in caso di rccolta fondi) effettuati dal conto dell’associazione.
Con ogni mezzo che dimostri realmente il fatto di essere un’associazione che svolge attività sociali.
Affiliazione a ente riconosciuto per attività sociali
Mediante l’affiliazione del circolo ad un ente riconosciuto dal ministero oltre a poter usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge 383/2000 in tema di promozione sociale, si può aderire alle campagne di utilità sociali promosse dallo stesso ente.
Lo staff di associazioni-culturale.it può aiutarti gratuitamente a promuovere, organizzare e aderire ad una campagna di utiltà sociale per la tua associazione, contattaci senza alcun problema per maggiori info.